Monia Ben Hamouda (1991, Milano, Italia) vive e lavora tra al-Qayrawan (Tunisia) e Milano. Si è laureata con una laurea in Belle Arti presso la Brera Academy of Fine Arts di Milano. Le posizioni precedenti includono una cattedra ospite presso la Hochschule für Bildende Künste di Dresda e un seggio nella giuria al Filmmaker Festival di Milano.
Seguendo la convinzione che ogni individuo sia inestricabilmente connesso al suo albero genealogico e all'universo psicologico dei suoi antenati, Ben Hamouda tenta di padroneggiare le sue influenze in un panorama contemporaneo e in continua evoluzione. Nata in una comunità musulmana come figlia di un calligrafo islamico, Ben Hamouda naviga e affronta la sua eredità generazionale attraverso quello che lei chiama un processo sciamanico - creando opere che agiscono come esorcismi gestuali delle aspettative poste su di lei dalla tradizione e dal presente politicizzato, traendo il loro potere dall'urgenza dell'espressione. Il suo linguaggio visivo, che si traduce in una vasta gamma di approcci formali, è intriso di simbologia e rituali culturale-religiosi.
La sua recente installazione Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X, 2024 ha vinto il MAXXI BVLGARI Prize IV 2024.
Il suo lavoro è stato esposto a Roma al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma; a Milano presso l'Istituto Svizzero e al MUDEC – Museo delle Culture.