COLLECTOR'S LOUNGE ART

William Kentridge

William Kentridge è nato nel 1955 a Johannesburg, in Sudafrica, città in cui vive e lavora tuttora. Cresciuto durante il regime dell’apartheid, ha sviluppato una pratica artistica profondamente legata all’analisi critica della storia e della memoria collettiva. Le sue opere interrogano i documenti storici, rispondendo al passato mentre influenzano in modo inevitabile il presente. Attraverso di esse, Kentridge costruisce un universo poetico e politico che al tempo stesso riflette e distorce le disuguaglianze e le assurdità del mondo contemporaneo. La sua ricerca si fonda sull’uso di molteplici linguaggi: disegno e cancellazione, pittura gestuale, collage, tessitura, scrittura, fusione, video, performance, musica, teatro e pratiche collaborative. L’artista impiega fonti come mappe, parole e immagini della quotidianità per dare forma a opere radicate nella politica, nella scienza, nella letteratura e nella storia.

Il lavoro di Kentridge è stato visto in musei e gallerie di tutto il mondo dalla sua prima mostra di indagine nel 1998 al Palais des Beaux Arts, Bruxelles, tra cui il Museo Albertina (Vienna), Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea (Torino), Johannesburg Art Gallery, Kunstmuseum Basel, Louisiana Museum (Humlebaek), Musée du Louvre (Parigi), Museo di Arte Moderna (New York), Museo d'Arte Contemporanea Sydney, Museo Nacional Centro de Arte Sofía Reina (Madrid), Fondazione Norval (Città del Capo), Royal Academy of Arts (Londra), Whitechapel Gallery (Londra) e Zeitz Museum of Contemporary Africa (Città del Capo). Ha partecipato più volte alla documenta (Kassel) (2012, 2002, 1997) e alla Biennale di Venezia (2015, 2013, 2005, 1999), così come alla Biennale di Sydney (2008) e alla Biennale di Istanbul (1995, 2015).